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mercoledì 20 gennaio 2010

La rivoluzione gentile delle donne pugliesi

Anche a Lecce si mobilita la Rete “Le donne pugliesi per Nichi Vendola Presidente”.


Mobilitiamoci tutte insieme per sostenere la continuità del progetto politico che la Giunta Vendola ha intrapreso in questi anni e che necessita di almeno un altro quinquennio per essere portato a compimento.

Siamo donne che operano nel tessuto sociale per lo sviluppo del territorio pugliese, attive da sempre contro lo svilimento delle pratiche democratiche.

Siamo donne che vogliamo guardare alla società e affrontare i suoi problemi con “sguardo di donna”, con la convinzione che si può costruire una comunità a misura di donne, uomini, bambini e anziani.
Associazioni, Imprese, Istituzioni, Organizzazioni Sindacali: è questo il mondo da cui proveniamo.
Abbiamo verificato in questi cinque anni la validità e l’efficacia delle politiche di sviluppo attuate dal governo Vendola, abbiamo visto la costante attenzione alla crescita della coscienza, al potenziamento della soggettività e alla partecipazione di tutte le cittadine i cittadini.
La legge per l’emersione del lavoro sommerso è stata punto di riferimento nel dibattito europeo; importanti processi di cambiamento sono stati avviati con la legge sulla trasparenza, sulle politiche sociali e sulla salute, per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; finalmente i giovani e le donne hanno avuto nel governo regionale un interlocutore attraverso i programmi destinati ai giovani per l’alta formazione e l’auto imprenditorialità e la rete capillare di servizi per la prima infanzia; c’è stata una ferma difesa dei beni comuni, come l’ambiente, il paesaggio, l’acqua e la salute pubblica, con la legge sull’amianto, la legge sull’abbattimento delle emissioni di diossina a Taranto, l’opposizione al nucleare e l’incremento della produzione di energie da fonti rinnovabili; la questione immigrazione ha ricevuto tutta l’attenzione che merita come questione centrale del nostro territorio, anche in contrasto con le attuali politiche nazionali e senza dimenticare la promozione di politiche di accoglienza; un grande lavoro è stato fatto per costruire relazioni tra i popoli del Mediterraneo e valorizzare così la posizione geopolitica della Puglia, con vantaggio per tutti.
Questi atti hanno lasciato intravedere la presenza di un disegno politico non di parte e non fazioso, la cui realizzazione non può esaurirsi in una legislatura. E' necessaria la continuità affinché i processi innovativi avviati e gli input di crescita possano agire nel tessuto socio-economico e lasciare tracce sul piano culturale.
Il nostro Presidente risponde alla richiesta di una politica trasparente, coerente, efficace, cresciuta in questi anni nel territorio e culminata nella scelta delle primarie. Attraverso quello strumento gli uomini e le donne di Puglia hanno avuto la forza di appropriarsi della propria rappresentatività al di là degli schieramenti partitici.
Non sostenendo Vendola si fermerà il nuovo vento politico che ha alimentato e attraversato la Puglia. Siamo donne che nell’operato della Giunta Vendola hanno potuto riconoscere un significativo ed efficace contrasto a quel totalitarismo sessista che ormai domina incontrastato nel paese, da quando si è instaurata la “controrivoluzione culturale delle veline”.
Donne che rifiutano la politica che sacrifica la buona amministrazione in nome di interessi di potere, poco trasparenti, e di politiche di spartizione.
Abbiamo imparato ad amare Vendola per il suo linguaggio diretto e sincero, perché ha saputo coniugare il sentimento di giustizia sociale con una buona amministrazione, fatta di concretezza.
Il nostro Presidente assumendosi la propria differenza ha dato spazio e ha reso possibile esprimere tutte le differenze.
La politica di Nichi Vendola, è la testimonianza che esiste ed è possibile un nuovo modo di far politica, quel modo che noi vogliamo non smetta di esistere. Dicono di Vendola che fa troppo il poeta, noi diciamo che tutta la politica deve imparare dalla poesia, se poesia vuol dire mantenere un legame con sé stessi, praticare la difficile arte della relazione, cercare una lingua che sappia parlare ai sentimenti di tutti, guardare alla realtà con sguardo creativo. O, come lui dice, “portare nella contesa i corpi e l’esperienza viva dei lavoratori, dei bambini, delle donne e degli uomini”.
In quella politica noi siamo in vario modo coinvolte e per questo chiediamo di sostenere la candidatura di Nichi Vedola.


Info: Irene Strazzeri: 320/8583982
Alessia Bleve: 328/7031973
mail: donnepugliesi.pernichi@virgilio.it

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