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sabato 4 luglio 2009

HONDURAS - DOMANI PREVISTO IL RIENTRO DI ZELAYA


Il presidente legittimo invita i suoi sostenitori ad appoggiare il suo rientro ed a marciare verso Tegucigalpa.

Ad accompagnare Zelaya domani ci saranno il presidente ecuadoriano Correa, la presidente argentina C. Kirchner ed il presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Miguel D'Escoto. Si aggiunge anche il premio Nobel per la pace, la guatemalteca Rigoberta Menchú. Il presidente dell’OEA, José Miguel Insulza, è invece già oggi a Tegucigalpa, non per negoziare con il governo golpista di Micheletti ma per ricordare la scadenza dell’ultimatum dell’OEA. A Micheletti rimangono solo 24 ore per ripristinare l’ordine costituzionale in Honduras.

Continua intanto la repressione da parte dell’esercito per impedire ai sostenitori di Zelaya di raggiungere la capitale. Oggi la polizia nazionale informa che circa 157 persone sono state arrestate per non aver rispettato il coprifuoco indetto dal governo illegittimo di Micheletti. Si sommano alle 80 di ieri. Nelle zone interne del paese continuano a registrarsi black out elettrici. Si ricorda poi che da ieri sono sospese tutte le libertà costituzionali in Honduras in seguito ad un decreto approvato dal Congresso di Micheletti.

Lo stesso Micheletti si trova così con le spalle al muro. Notizia di ieri è che abbia dato la disponibilità ad anticipare le elezioni di novembre pur di non permettere il ritorno alla presidenza di Zelaya, aprendosi così ad una eventuale negoziazione, che per fortuna ancora non ha trovato controparte.

Domani sarà il giorno decisivo e le possibilità che il colpo di Stato vada in porto sono tutt’ora poche visto la totale assenza di appoggio internazionale e l’isolamento economico in atto.

di Antonio Pagliula da VeroSudAmerica

Roba da non crederci

Ecco, quando leggo certe notizie mi rendo conto che - nonostante quello che ne dicano certi cialtroni - l'immaginazione è arrivata davvero al potere:
"Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni amministrative accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida. In tali casi si applicano, altresì, le disposizioni dell’articolo 126-bis"

ricopiata qui sopra una delle (tante e schifose) norme contenute nel famigerato "pacchetto schifezza" approvato ieri.

Tutti stanno dicendo che questo significa che i punti sulla patente verranno tolti anche a chi commette una violazione guidando un qualsiasi veicolo, monopattini, biciclette e skateboard compresi.

Voci incontrollate dicono che col prossimo decreto il provvedimento verrà esteso anche a chi usa i pattini, ma solo quelli con le ruote in linea...

HITLER COLPISCE ANCORA - SENTITE ECCLESTONE COME NE PARLA


Il patron della F1 in un'intervista al Times sposa la tesi secondo cui il totalitarismo è indice di efficienza. Poi smorza i toni: "Mosley è un leader forte, come la Thatcher, che mi piaceva più di Brown e Blair"

ROMA - Adolf Hitler sapeva "fare" le cose. E' l'ultima scioccante provocazione del patron della formula 1, Bernie Ecclestone, che in un'intervista al "Times" ha fatto propria la mai del tutto scomparsa corrente di pensiero secondo cui i regimi totalitari spesso funzionano meglio delle democrazie.

"In molti modi, suppongo sia terribile da dire, al di là di cio che ha fatto, Hitler era in grado di comandare molta gente e di fare le cose", ha spiegato nell'intervista, e chissà se pensava anche alla "badget cup", al tetto alla spesa per le squadre di Formula 1 che lui e Mosley non sono riusciti a far passare. Mentre la democrazia "non hanno fatto poi così bene a molti paesi, compresa la Gran bretagna".

Ecclestone rincara la dose dalle pagine online del giornale inglese. "I politici si preoccupano troppo per le elezioni", ha spiegato, virando poi su questioni di politica internazionale: "Abbiamo fatto una cosa terribile nel sostenere l'idea di liberarsi di Saddam Hussein. Era l'unico che poteva controllare il paese. Siamo andati in quel paese senza avere idea della cultura. Gli americani probabilmente pensano che la bosnia sia un quartiere di Miami. Ci sono persone che muoiono di fame in Africa e noi rimaniamo seduti senza fare nulla, ma siamo coinvolti in cose che dovremmo lasciar stare".

Nell'intervista al Times ecclestone paragona il presidente della Fia, Max Mosley, all'ex premier britannico Margaret Thatcher. Il numero uno della federazione internazionale, nel braccio di ferro con i team di formula 1, è stato accusato di essere un "dittatore". "Io preferisco i leader forti - ha affermato ecclestone - Margaret Thatcher prendeva delle decisioni e le portava avanti. E' stata l'unica a far progredire questo paese. Tutti questi ragazzi, Gordon (Brown) e Tony (Blair), cercano di accontentare tutti in ogni momento". Mosley invece "ha fatto un super lavoro. E' un ottimo leader. Non credo che il suo passato sia un problema", conclude, riferendosi non tanto allo scandalo del festino sadomaso, quanto ai trascorsi politici suoi e soprattutto padre Oswald, che negli anni Trenta fu fondatore e leader del partito fascista britannico

4 luglio 2009

Fisco; Torna lo scudo fiscale, provvedimento in rampa di lancio

09:19 - ECONOMIA- 22 GIU 2009
Dei capitali esportati illegalmente nel mondo da Italia circa 10%
Roma, 22 giu. (Apcom) - Il provvedimento "è in rampa di lancio" e la decisione sarebbe "di fatto già presa". Unico aspetto ancora non definito dal governo sarebbero i tempi. Due quotidiani, 'La Repubblica' e il 'Corriere della Sera', dedicano oggi ampio spazio al varo dello scudo fiscale Ter per il rientro dei capitali esportati illegalmente all'estero. "Il rimpatrio dei capitali dall'estero - scrive il 'Corsera' - è una decisione di fatto già presa: si tratta solo di valutarne bene i tempi. Per opportunità il governo ritiene necessario attendere il G8 di L'Aquila del 9-10 luglio, che avrà di nuovo sul tavolo la questione dei paradisi fiscali" e "qualche paese importante, come la Gran Bretagna, ha tuttavia già rotto gli indugi", complice la crisi economica e la stretta sul credito e la nuova offensiva contro i paradisi fiscali e il segreto bancario su cui è al lavoro l'Ue. Mercoledì prossimo, ricorda il quotidiano, a Parigi "se ne parlerà nel vertice dei ministri dell'economia dei Paesi Ocse, l'organizzazione che riunisce i Paesi più industrializzati". Per quanto riguarda il meccanismo individuato dai tecnici del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si tratterebbe di un'aliquota differenziata. Il Corsera parla di una forchetta tra il 4 e l'8%, mentre per 'La Repubblica' si tratterebbe invece di una forchetta "tra il 7 e il 10%". Sulle penalità, "la generosità sarà massima, condono totale e tombale, accompagnato dall'anonimato" (Repubblica). Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di prevedere lo scudo "solo per quei capitali che rientrano e non per quelli che emergono pur rimanendo all'estero (contrariamente dunque alle due versione precedenti di scudo fiscale introdotte da Tremonti, n.d.r) oppure in alternativa di fissare un'aliquota più conveniente per quelli che effettivamente tornano in patria", prosegue 'La Repubblica'. Sarebbero ipotizzati anche "incentivi per spingere quei capitali verso destinazioni specifiche, per esempio una emissione speciale 'Abruzzo' di titoli di Stato oppure la ricapitalizzazione ddelle imprese". 'La Repubblica' si sofferma poi sulla dimensione del fenomeno: "L'Italia di capitali esportati illegalmente, sembra averne accumulati più di altri in proporzione alla dimensione della sua economia. I francesi per esempio pare che di miliardi ne abbiamo esportati cento e, secondo Global Wealth 2008 pubblicato lo scorso anno da Boston Consulting Group, nel mondo i capitali esportati illegalmente dovrebbero ammontare a 7mila 500 miliardi di dollari, circa 6mila miliardi di euro. I 550 miliardi di euro esportati dagli italiani sono quasi il 10% del totale stimato, contro una economia che conta circa il 3% del pil planetario". Di questi 550 miliardi di euro: "300 sarebbero in Svizzera, 100 in Lussemburgo, una quarantina a Montecarlo" e gli altri sparsi in vari paradisi fiscali.

Prima si doveva aspettare la fine delle elezioni, ora invece il G8 di L'Aquila; tanto è solo una formalità.

E Vendola si sfogò: D'Alema vuole farmi saltare

"Come va? Insomma... C'è il rischio che quest'estate non possa andare in vacanza perché sarò già impegnato con la campagna elettorale". Sono le parole che il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, confida in queste ore a persone a lui vicine. La partita è difficile: rimettere in piedi la Giunta regionale da lui stesso azzerata dopo la nota bufera barese.
E l'avversario che Vendola teme di più ha un nome e un cognome: Massimo D'Alema, figura del Partito Democratico praticamente leader in Puglia. Sospira Nichi: "C'è l'ipotesi che D'Alema voglia farmi saltare". Una metafora politica, ovviamente. Vendola confida di essere ormai alle prese con due fronti: "La destra e D'Alema", appunto.

Comunque vada, si voterà l'anno prossimo, a fine marzo. Resta da vedere se in Puglia si arriverà a questa scadenza con una nuova giunta di Centrosinistra. E se sarà ancora l'attuale figura carismatica di "Sinistra e Libertà" il candidato presidente della coalizione. Vendola ricorda che sta facendo tutto il possibile: "Ho messo subito al centro la questione morale ...". E poi cita anche la sua apertura all'Udc. "Ora la situazione è più chiara - continua Vendola"; anche se, ammette, difficile. Non resta che aspettare e vedere. Anche se Vendola potrà andare, o meno, in vacanza.

di Francesco Cocco da AffariItaliani

CAPAREZZA - VIENI A BALLARE IN PUGLIA




CAPAREZZA - VIENI A BALLARE IN PUGLIA
I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti.
Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento.
E tu dove vai a ballare?

RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perchè può capitare che si stacchi e venga giù.

Ehy turista so che tu resti in questo posto italico. Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio.
Mare adriatico e Jonio, vuoi respirare lo iodio ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, che sta arrivando il demonio.
Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA. Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa.
Nella zona spacciano la morìa più buona. C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI, chi ha lavorato ed è andato in coma. Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese.
Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese. Dove quei furbi che fanno le imprese,no non badano a spese, pensano che il protocollo di Kyoto sia un film erotico giapponese.

RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia, tremulo come una foglia foglia foglia.
Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù.

E' vero, qui si fa festa, ma la gente è depressa e scarica. Ho un amico che per ammazzarsi ha dovuto farsi assumere in fabbrica. Tra un palo che cade ed un tubo che scoppia in quella bolgia si accoppa chi sgobba e chi non sgobba si compra la roba e si sfonda finché non ingombra la tomba.
Vieni a ballare compare nei campi di pomodori dove la mafia schiavizza i lavoratori, e se ti ribelli vai fuori. Rumeni ammassati nei bugigattoli come pelati in barattoli. Costretti a subire i ricatti di uomini grandi ma come coriandoli.
Turista tu resta coi sandali, non fare scandali se siamo ingrati e ci siamo dimenticati d'essere figli di emigrati. Mortificati, non ti rovineremo la gita.
Su, passa dalla Puglia, passa a miglior vita.

RIT: Vieni a ballare in Puglia Puglia Puglia dove la notte è buia buia buia. Tanto che chiudi le palpebre e non le riapri più.
Vieni a ballare e grattati le palle pure tu che devi ballare in Puglia Puglia Puglia dove ti aspetta il boia boia boia.
Agli angoli delle strade spade più di re Artù, si apre la voragine e vai dritto a Belzebù.
O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te.


CapaRezza (pseudonimo di Michele Salvemini) (Molfetta, 9 ottobre 1973) è un rapper italiano.
Figlio di una maestra e di un operaio che suonava in un gruppo musicale, Michele cominciò a suonare da bambino. Studiò ragioneria, anche se avrebbe voluto fare il fumettista. Dopo il diploma decise di darsi alla pubblicità e vinse una borsa di studio per l'Accademia di Milano, ma ben presto abbandonò il mondo pubblicitario per dedicarsi a tempo pieno alla musica.

Mikimix
Iniziò la sua carriera come rapper col nome di Mikimix, componendo canzoni melodiche e minimali, ma con scarsa valenza artistica e con poco successo. Dopo alcune serate nei locali di Milano esordì al Festival di Castrocaro. Partecipò a Sanremo Giovani 1995 con la canzone Succede solo nei film e al Festival di Sanremo 1997 nella categoria "Giovani" con la canzone E la notte se ne va, pubblicando successivamente un album dal nome La mia buona stella, prodotto dalla casa discografica Sony.

CapaRezza
CapaRezza in concerto a Torino nell'aprile 2006Ritornato a Molfetta, nel suo garage continuò a comporre - negli anni ha registrato un centinaio di nastri, che brucerà "per evitare che escano postumi". Si fece crescere capelli e pizzetto e cambiò il nome in CapaRezza (Testa Riccia in dialetto molfettese, nome assegnatogli a causa della sua riccia e vaporosa acconciatura) e pubblicò il primo album intitolato Caparezza ?! (2000). Il livello delle composizioni ebbe il favore del pubblico sebbene la parte musicale non sia ancora curata come nel lavoro successivo, Verità supposte (2003), quello che lo farà approdare al successo. Nel 2006 arriva il terzo album, Habemus Capa.

Il successo
CapaRezza divenne famoso per aver composto alcuni brani quali Il secondo secondo me (2003), Fuori dal tunnel, Vengo dalla luna e Jodellavitanonhocapitouncazzo (2004) (anche se il primo singolo estratto è Follie preferenziali che è passato quasi inosservato presso i principali canali di musica), che sono tutti singoli estratti dall'album Verità supposte (2003). In particolare Fuori dal tunnel è stato oggetto di un caso curioso: il brano è diventato un vero e proprio tormentone estivo nonostante non fosse certo questo l'intento di CapaRezza, che anzi ha sempre protestato contro l'utilizzo in discoteche e programmi televisivi (per esempio Amici di Maria De Filippi su Canale 5) della sua canzone come pezzo per ballare allegramente, mentre in realtà il testo è un atto d'accusa contro il "divertimentificio" notturno che impone a tutti di svagarsi allo stesso modo. CapaRezza ha poi utilizzato questo fatto per dimostrare, nel corso di interviste a giornali specializzati e non, come nella società della comunicazione per eccellenza si possa ancora distorcere il senso di un testo in modo così grossolano. L'unico programma che ha ricevuto da CapaRezza il permesso per poter utilizzare Fuori dal tunnel è stato Zelig Circus.

CapaRezza tende sempre a "denigrare", ma senza rinnegarla, la prima parte della sua carriera non molto conosciuta, in quanto poco coerente rispetto al suo attuale pensiero di musicista lontano dal mainstream e alle logiche di mercato; difatti nel brano Mea Culpa contentuto in ?! si riferisce chiaramente alla prima parte della sua carriera artistica, definendosi "uno schiavo ritratto in un contratto controproducente".

Nonostante la sua musica non possa definirsi "impegnata", i suoi testi trattano tematiche sociali, cosa ben evidente durante le sue partecipazioni al Concerto del Primo Maggio. Da un punto di vista esclusivamente tecnico le sue composizioni sono ben curate, seguendo lo stile di Frank Zappa, cui CapaRezza si ispira considerandolo il suo "maestro".


Altri impegni
CapaRezza, oltre che portare avanti la sua carriera da solista, è anche una sorta di talent scout, e aiuta le band pugliesi a farsi strada nel mondo della musica. Fa anche parte del gruppo Sunny Cola Connection, che canta in dialetto molfettese, il cui album Alla Molfettesa Manera (2005) è scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale ([1]).

Nel 2005 esce Seguendo Virgilio - dentro e fuori il Quartetto Cetra, omaggio a Virgilio Savona del Quartetto Cetra, album in cui vari artisti rivisitano alcuni brani di Savona. Tra questi anche CapaRezza con il brano Sciabola al fianco pistola alla mano.

Cantando all'MTV Day del 16 settembre 2006 ha mostrato ottime doti di cantante rock.

Nel settembre del 2006 esce Unusual, disco di tributo a Giuni Russo, curato e prodotto da Franco Battiato e Maria Antonietta Sisini. Un cd e un dvd che raccolgono brani originali del repertorio di Giuni Russo remixati e riarrangiati con la partecipazione di molti artisti italiani e internazionali. Tra questi anche CapaRezza con il brano Una vipera sarò.


DiscografiaAlbum
2000 - Caparezza ?!
2003 - Verità supposte
2006 - Habemus Capa

Demo
1999 - Ricomincio da Capa
1999 - Con Caparezza... nella monnezza
1999 - Zappa

Altro
2005 - Alla molfettesa manera (Sunny Cola Connection)
1997 - La mia buona stella (MikiMix)

Singoli
2000 - Tutto ciò che c'è
2000 - Tutto ciò che c'è - Remix
2000 - La fitta sassaiola dell'ingiuria
2000 - Chi c*zzo me lo
2000 - La gente originale
2003 - Follie preferenziali
2003 - Il secondo secondo me
2003 - Fuori dal Tunnel
2004 - Vengo dalla luna
2004 - Giuda me
2004 - Jodellavitanonhocapitouncazzo
2006 - La mia parte intollerante (feat. Gennaro Cosmo Parlato)
2006 - Torna Catalessi
2006 - Dalla parte del toro
2006 - The Auditel family

Video
2000 - Tutto ciò che c'è
2000 - La fitta sassaiola dell'ingiuria
2003 - Follie preferenziali
2003 - Il secondo secondo me
2003 - Fuori dal Tunnel
2003 - Limiti (Video censurato)
2004 - Vengo dalla luna
2004 - Jodellavitanonhocapitouncazzo
2006 - La mia parte intollerante
2006 - Torna Catalessi
2006 - Gli insetti del podere (Video a cura di Bettella)
2006 - Dalla parte del toro
2006 - The Auditels Family (Video auto prodotto)

Collaborazioni
Numerose sono le collaborazioni con artisti nazionali ed internazionali (oltre a quelle incluse nei suoi album):

Stefano Miele (Musicanarkica) da Flux
Bisca (Facce) da AH!
Malos cantores (Nella stessa casa) da Un gran raap sardo
Macaco (Las luces de la ciudad) da Ingravitto
Medusa (Il mio gatto)
Folkabbestia con Erriquez della Bandabardò (Tre briganti e tre somari) da Breve saggio sulla canzone italiana
Antianti con Diegone (Picciotti della benavita) da Il tappeto dava un tono all'ambiente
Après la classe (Lu sule lu mare lu jentu) da Après la classe
Modaxì (Alleluia)
The Art of Zapping (Come quando fuori picche) da Volume 3
Skapcrrat (Sono il male) da pezzi di pizza pazza per pazzi di pezzi di pizza
Hi-Fi Soundsystem (Il ballo del ghiacciolo)
Biro (Toys 'r us), (State's Calling) da Leavin'
2C (Dimmi che si fa), (7 Secondi) da Blackout
La loggia (Mi chiamo fuori) da 6Giovaniprestanti
Mezen (P'mo)
Gedo/Altra metà (Come puoi), (In quanto) da Cose che capitano
Trigga (Il grilletto e la monnezza) da Il grilletto parlante
Er Piotta (Troppo avanti) da Multi Culti

DVD
Nel 2005 esce il DVD In Supposta veritas contenente l'ultimo concerto del suo secondo tour a Molfetta tutti i video rilasciati dal primo e secondo album e dei contenuti Extra contenenti live come il duetto con Angelo Branduardi nella canzone La fitta sassaiola dell'ingiuria, Dualismi nell'Arezzo Wave, Follie preferenziali nel concerto del primo maggio e il video della canzone Limiti mai messo in onda.

FONTE WIKIPEDIA

Lettera di un’aquilana indignata al Presidente Berlusconi


Egregio Presidente,
mi chiamo Roberta Anselmo, ho 45 anni e sono una palermitana che vive a L’Aquila da 19 anni avendo sposato un aquilano. Ho una figlia di 16 anni e un figlio di 13, sono un’insegnante e attualmente, dopo il sisma del 6 aprile, dimoro insieme ad altre 2 famiglie nella casa al mare (70 mq. con un bagno), di proprietà di mio marito e mia cognata, a Silvi Marina; per dormire condividiamo un camper che mio fratello da Palermo, dopo 3 giorni dal terremoto, mi ha comprato e portato qui.La mia prima abitazione è inagibile di riflesso perché dipendente da quella ubicata sopra di noi, ereditata dai miei suoceri, e quindi per noi seconda casa non adibita né ad attività produttiva né professionale, che ha subito notevoli danni: ad oggi, con verifica effettuata il 29 aprile, non è stata ancora pubblicata la lettera di identificazione del grado di inagibilità.

Le scrivo perché ho partecipato alla manifestazione del 16 giugno e sono indignata, ferita, offesa e arrabbiata per le affermazioni da Lei pronunciate a commento di questo evento e pubblicate sul “Centro” del 20 giugno 2009.
Lei afferma che questa manifestazione è basata sul nulla e che ci dobbiamo vergognare perché stiamo speculando sui morti. Trovo tali dichiarazioni indegne, inopportune ed ignobili: non credo proprio che Lei si possa permettere di dire certe frasi senza neanche essersi preso la briga (o Lei o qualunque rappresentante del suo partito) di venire a Montecitorio a controbattere le nostre dichiarazioni.

Le persone che erano lì quella mattina erano tutte cittadini feriti e parenti dei morti del 6 aprile, che non hanno più non solo le persone, le case, il lavoro ma non hanno più né una vita né una speranza di normalità, non sono di certo venute a perdere il loro tempo o a fare shopping nella capitale.
Io comprendo perfettamente che da parte del Governo è stato ed è attualmente molto difficile affrontare tale evento così disastroso e ritengo che l’emergenza immediata sia stata gestita molto bene ma abbiamo bisogno di risposte e di promesse inserite nelle norme che il Parlamento si accinge a varare. Noi siamo solo dei cittadini che guardano i fatti, non riusciamo ad entrare nelle maglie contorte di una politica lontana da noi e vorremmo tanto che Voi ci forniste delle risposte semplici, chiare, coerenti e vere.

Le mie domande sono:
1) Perché, dopo il primo periodo di emergenza, le persone ospitate a spese dello Stato negli alberghi, con un costo enorme, non sono state sistemate in case della costa ammobiliate, con affitti calmierati pagati molto meno dallo Stato? Ciò avrebbe comportato un notevole risparmio di spesa e una normalità più accettabile per la famiglie.

2) Perché il decreto n. 39 e la sua conversione non prevede la contribuzione per la ricostruzione delle seconde case senza fare differenza tra le diverse tipologie di titolarità? A L’Aquila esistono numerosi proprietari di seconde case che, se non hanno abbastanza soldi per sistemarle dovendo pensare alla prima, impediranno di fatto la ricostruzione ai proprietari di prime case legate a loro fisicamente e strutturalmente.

3) Perché non inserire la tassa di scopo che permetterebbe la riattivazione del circuito economico della nostra città ormai completamente a terra dal punto di vista economico?

4) Come si pensa di aiutare tutte le famiglie che vivevano con attività commerciali e professionali site nel centro storico?

5) In quali scuole porteremo i nostri figli e dove andremo ad insegnare noi docenti a settembre? Nelle tensostrutture? Ce ne sono solo due attualmente e l’inverno sarà molto rigido! In edifici agibili? Ancora non è dato sapere e tra il G8 e le ferie estive dubito fortemente che i tempi permetteranno una sistemazione adeguata.

6) Perché l’ordinanza n. 3769, che dovrebbe consentire l’attivazione di convenzioni per l’affitto degli aventi diritto in appartamenti agibili a L’Aquila per permettere a coloro che non hanno più casa o devono risistemarla, non da questa opportunità a coloro “che dispongono di un’altra soluzione abitativa alternativa nel territorio abruzzese”? Qual’è la ratio legis di tale provvedimento? E’ quello di far rientrare la gente nella propria città per lavorare e seguire i lavori di ricostruzione o è quello del risparmio? Così come è posta la norma tutti coloro che possiedono una qualunque unità abitativa anche a 300 chilometri da L’Aquila, non potranno usufruire del contributo statale per l’affitto. Ma queste persone come possono lavorare a tali distanze e i figli in quali scuole devono iscriverli?

7) Ringraziando per le future case in via di costruzione per i 13.000 aquilani che hanno perso le case, gli altri dove andranno a settembre visto che i tempi tecnici per le operazioni di ripristino sono lunghissimi?

8 ) Quanti soldi ha davvero lo Stato per aiutarci quando Tremonti dichiara a L’Espresso della scorsa settimana che per il terremoto sono stanziati da 2 a 4 miliardi di euro? Si potrebbe capire veramente e con chiarezza quanto può aiutarci lo Stato senza darci illusioni inesistenti?

Sono queste alcune domande alle quali avrei gradito Lei rispondesse il 16 giugno e onestamente non ritengo per questo di speculare sui morti! Se fossi nata e cresciuta in un paese del terzo mondo non mi sarei aspettata niente dallo Stato ma sono italiana e cittadina di un paese facente parte delle 8 potenze mondiali più grandi; siamo uno Stato democratico e sociale e per ciò mi sento libera di parlare, manifestare pacificamente e chiedere aiuto per coloro che sono più sfortunati, è la Costituzione che me lo dice e per me questa Carta è il punto di riferimento dei miei valori.

La mia famiglia non ha avuto ancora un euro per l’autonoma sistemazione e stiamo usando i nostri risparmi per una sommaria sistemazione a settembre, è giusto così, se si ha la possibilità non si deve pesare sullo Stato ma di certo Lei non mi può offendere tacciandomi dell’ignominia che ha dichiarato solo perché sono venuta a manifestare per tutelare i diritti di coloro che hanno meno di me!
Mi piacerebbe avere una risposta che purtroppo sono certa non arriverà ma almeno la mia coscienza di cittadina è pulita, ci tenevo davvero a risponderLe perché le Sue dichiarazioni mi hanno fatto molto male. Le auguro buon lavoro.

da Indymedia

Secondo me manco i famigliari di Pansa sono andati al cinema...


Nel primo week-end di programmazione , quello in cui solitamente si registrano le migliori prestazioni, questa pietra miliare della cinematografia mondiale che è "Il sangue dei vinti" tratto dall'impareggiabile opera di Pansa, si è piazzata al 22° posto incassando solo 27.000 euro in tutta Italia (Fonte CINETEL, l’ente che monitora l’affluenza delle sale).
Incassi che al 26 giugno sono arrivati a 73.316 euro, una miseria se si considera che il film (coprodotto dalla Rai con i soldi pubblici, I MIEI SOLDI PORCA TROIA!) è costato 9 milioni di euro e che ha potuto contare su un battage pubblicitario di Stato considerevole.

Una puntata speciale di Porta a Porta (a cui partecipò anche Paolo Ferrero), e almeno una “marchetta” su TG1 e TG2 in prima serata. Nonostante questo gli spettatori che hanno deciso di sorbirsi questo polpettone anticomunista sono stati circa 10.000, ben sotto le aspettative di Gasparri, Alemanno e soci che lo avevano fortemente sponsorizzato inserendolo a forza nell’ultimo Festival del Cinema di Roma dopo che era stato rifiutato (per manifesta inferiorità) dalla kermesse veneziana.

Ma non sperate che la porcata sia finita qui: reduci dai tg di Minzolini, dall'entusiasmante programmazione estiva che ci attende e da tutte le altre vergogne del disservizio pubblico ingiustamente alimentato con i soldi di autentici coglioni come il sottoscritto, sotto forma di fiction in 2 puntate questo autentico capolavoro sarà propinato in prima serata sulla RAI in autunno contando sul fatto che, complice una programmazione misera, milioni di italiani saranno costretti a sorbirsi 4 ore di puro revisionismo.

Alla prossima puntata, con il capolavoro commissionato dalla Lega su Alberto da Giussano, interpretato da un quasi Oscar come Raz Degan e, logicamente, PAGATO CON I MIEI FOTTUTI SOLDI.

da Indymedia

Operazione antiterrorismo a FIrenze...E.H.L

NO AL TERRORISMO DI STATO CONTRO IL PAESE BASCO

Nella notte tra il 30-6 e l’1-7 a Firenze, i carabinieri hanno sequestrato 2 compagni che lavorano al CPA Fiernze Sud: un compagno basco e un compagno di EHL Firenze, il comitato fiorentino di solidarietà col Paese Basco.

I due sono stati fermati nel corso di un operazione militare, per strada, da uomini in borghese che li hanno minacciati puntandogli alla testa le loro armi. Immediatamente sono arrivate altre pattuglie, sventolando i loro mitra, e alimentando il clima di terrorismo subito creato ad arte.

Dopo averli immobilizzati e perquisiti -alla ricerca di armi che non sono state trovate-, i due sono stati portati in caserma; mentre il compagno di EHL è stato rilasciato alcune ore dopo -senza alcun verbale-, il compagno basco è stato trattenuto sotto sequesto con la scusa che sarebbe stato un militante di ETA in possesso di documenti falsi.

Il primo luglio nel pomeriggio anche lui è stato rilasciato, dopo un test sulle impronte digitali e sulla saliva, asserendo nel verbale che si era trattato di uno “scambio di persona”.

Come Comitati di solidarietà col Paese Basco, attivi in tutt’Italia, ci sentiamo pesantemente coinvolti da questi gravi avvenimenti.

Da diversi mesi stiamo lavorando alle più varie attività di denuncia delle condizioni antidemocratiche che gravano sul popolo basco, a cui viene sistematicamente negata, da parte degli stati europei di Spagna e Francia, qualsiasi possibilità di decidere autonomamente del proprio futuro.

Interpretiamo questa montatura fiorentina come un chiaro atto intimidatorio contro il lavoro che stiamo svolgendo.

Il fatto che la montatura non sia andata “a buon fine”, e che non sia partita sui media l’ennesima campagna di criminalizzazione, non riduce di nulla la gravità dei fatti; e anzi evidenzia come gli stati europei siano interessati a costruire questo genere di operazioni per attaccare le lotte per il Paese Basco.

Con l’aggravarsi della pesante situazione repressiva contro la Sinistra indipendentista basca, e nonostante questo, abbiamo visto crescere a livello internazionale la solidarietà per il Movimento indipendentista basco.

Le attività che nei più diversi luoghi del mondo si sono svolte e si svolgono per sostenere la sua giusta lotta possono mettere seriamente in discussione l’isolamento in cui gli Stati Francese e Spagnolo vogliono costringere la Sinistra basca, con l’obiettivo di indebolirla e aprire la strada a una soluzione puramente militare del conflitto in corso, tanto cercata dai due stati occupanti.

Vogliamo ribadire che questo genere di intimidazioni, questo nuovo atto di terrorismo di stato, di guerra sporca contro il Paese Basco, che questa volta si è svolto a Firenze, non solo non raggiunge l’obiettivo di distoglierci dal nostro lavoro, ma ci spinge a intensificare i nostri sforzi per rendere impraticabile agli Stati la strategia militare, e ridurli a riconoscere le cause del conflitto, primo e inevitabile passaggio di una sua giusta risoluzione che veda restituire alla popolazione basca il diritto a decidere del proprio futuro.

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI SEQUESTRATI
SVILUPPIAMO IL SOSTEGNO AL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE BASCO
EUSKAL HERRIA NON CAMMINA DA SOLA!

(Amici/che dei Paesi Baschi)
Euskal Herriarren Lagunak
Firenze-Bologna-Milano-Torino-Roma-Friuli
Italia, 04/7/2009

da Indymedia